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Nel 1951, Raffaele e Giuseppe Salmaso arrivano a Venezia con un sogno: trasformare un locale di "ombre e cicchetti" in un ristorante rinomato. Sono anni di sacrifici, ma nonostante le difficoltà, restano fedeli al loro obiettivo. Presto, vengono raggiunti dalle mogli, Tosca e Savina, e insieme danno vita al Ristorante da Raffaele, che col tempo diventa un punto di riferimento per veneziani e visitatori della città. Ancora oggi, la famiglia Salmaso continua a scrivere la sua storia nell’ospitalità, gestendo con passione locali che riflettono l’essenza di Venezia e la tradizione dell’accoglienza e della ristorazione.
![Staff Hotel Pensione Accademia Venezia 05](/static/e535d8915fe552251a8fac68f6463f53/dac54/448a5b1e-9230-47fd-b27f-cdb76084215e.jpg)
![Staff Hotel Pensione Accademia Venezia 06](/static/be5f6fec8bed8591978e7778dea3dfc3/0304f/749e125d-b501-49e6-af4a-0bf00cc36479.jpg)
![Staff Hotel Pensione Accademia Venezia 07](/static/b7328fffee9205b544b21871ec64bbda/0304f/868575a1-289e-4721-ba34-2ef097a7f8f9.jpg)
Gli inizi: da ambasciata russa a hotel
Pensione Accademia, un tempo elegante residenza patrizia, attraversa profonde trasformazioni nel corso della sua storia. Tra il 1783 e il 1797, negli ultimi anni della Repubblica Serenissima, diventa sede dell’ambasciata russa, e nel periodo tra le due guerre mondiali si trasforma in un consolato, con radici che potrebbero risalire già all’Ottocento. Durante la guerra, il palazzo assume un ruolo inaspettato: le donne vi si riuniscono per lavorare a maglia e preparare calze, infondendo al luogo un calore familiare e una nuova vitalità. Alla fine degli anni '40, la storica dimora viene reinventata ancora una volta, diventando probabilmente uno dei primi piccoli alberghi della città e scrivendo così un nuovo capitolo della sua lunga storia.
Il fascino della villa richiama personaggi illustri
Nel corso degli anni, la famiglia Salmaso trasforma Villa Maravege in uno degli alberghi più affascinanti di Venezia. Ben presto, l’hotel diventa meta prediletta di ospiti illustri come i Duchi di Kent, lo scrittore Primo Levi, i registi Marcello Mastroianni e Mario Monicelli, il musicista David Gilmour e l’ex presidente del consiglio Mario Monti per citarne alcuni. Di rilievo, è l’assidua frequentazione dell’Hotel da parte dello scrittore premio nobel Josif Brodsky, che cita la Pensione Accademia in alcune sue opere. Il prestigio di Villa Maravege va oltre: l’hotel ha anche fatto da sfondo a celebri film e serie TV come Le due vite di Mattia Pascal, Il Commissario Brunetti, Italian Job e alcuni ospiti ritengono anche per Summertime.
Maravege, tra storia, cultura popolare e leggenda
Il nostro hotel si trova in Villa Maravege, il cui nome, "delle Meraviglie," riflette le leggende che lo circondano. In una di esse, si racconta che sette sorelle abitavano vicino al ponte: sei erano bellissime, mentre la settima, meno attraente, viveva all’ombra delle altre. Un giovane barcaiolo, malato e sospettoso di un maleficio, si confrontò con la settima sorella, scoprendo che lei era innamorata di lui e pregava perché la malattia colpisse lei al suo posto. Commosso dal suo amore, il barcaiolo guarì, vinse la regata e la sposò. In memoria di questo "miracolo," il ponte fu chiamato "Delle Maravegie."
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“Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti.
Quando i veneziani sono stanchi delle autorità, vanno in questi luoghi segreti e aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle Corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi …”
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